Correvano il periodo a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l inizio dei ’90, e la parola d ordine di quel tempo era solo una: lusso.
Un lusso ad uso e consumo di una ristretta elitè,sfrenato ed elegante, ben diverso da quello “chiassoso” urlato oggi sui socials.
Era il decennio dei grandi fasti, simbolo di una ripresa economica che a pari di un Re Mida faceva diventare oro tutto quello che toccava.
E anche la moda, ovviamente, viveva di quel riflesso aureo che sembrava avvolgere ogni cosa.
Geni con il nome di Gianfranco Ferrè, Valentino, Giorgio Armani portavano in trionfo in tutto il mondo le creazioni italiane, mentre talenti come Dolce&Gabbana e Gianni Versace iniziavano ad imporsi come figure di riferimento nel mondo della moda.
E poi c erano loro,le top model: Naomi, Cindy, Claudia, solo per citare le più amate.
Vere e proprie muse per gli stilisti; così famose che bastava giusto il nome, così perfette da mettere in ombra anche gli abiti stessi.
Quando la moda faceva veramente sognare il merito era anche il loro.
Se oggi, a distanza di 20 anni parli di Claudia Schiffer, di Naomi Campbell, di Cindy Crawford, chiunque sa chi sono: lo sa la quarantenne che con il loro mito ci è cresciuta, ma lo sa anche la quindicenne diventata grande a pane e Instagram.
Tra 20 anni chi si ricorderà ancora di Gigi Hadid o Kendall Jenner?
Nessuno, e probabilmente neppure tra 5 di anni, per dirla tutta.
Per questo motivo la sfilata Versace primavera estate 2018 sarà ricordata come la passerella che ha portato di nuovo a sfilare insieme, dopo più di un ventennio, alcune tra le top model più amate e conosciute di sempre.
L’ occasione è stata il tributo che Donatella Versace ha voluto fare al fratello Gianni, vent anni esatti dopo la sua morte, avvenuta a Miami nel 1997.
L’ intera sfilata infatti è stata dedicata a lui, con abiti e stampe che riproducevano quelli iconici dell’ epoca d oro della Maison Versace, quando appunto era ancora in vita Gianni.
Nel finale poi, ecco Naomi, Claudia, Helena, Carla e Cindy, scendere in passerella tutte insieme, abbracciando Donatella Versace.
Un tuffo nel passato che molti hanno visto come una scaltra operazione di marketing, ( il nuovo Versace non sembra vendere molto), ma che in realtà nasconde una profonda nostalgia di quando la moda e chi la faceva erano veramente in grado di regalare sogni ad occhi aperti.
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